Il paese si colloca in una valletta ai piedi del gruppo di colline conosciuto come Monti Pelati, posti alle porte della Valchiusella. Si tratta di una zona particolare e interessante in quanto composta da rocce peridotitiche, silicati e depositi di magnesite (utilizzata per la produzione di ceramiche e porcellane fino al suo esaurimento a inizio â900), elementi studiati dai geologi piemontesi. Nel 1993 viene istituita con legge regionale la Riserva Naturale dei Monti Pelati e Torre Cives, allo scopo di tutelare tale ambiente. Lâorigine del nome della localitĂ appare ambigua, suscettibile di numerose ipotesi: una di queste indica la derivazione dal germanico Baldesid, mentre unâaltra cita il termine Baloardus, in riferimento al âbaluardoâ, antica fortificazione sopra lâabitato.
Fino al 1190 Baldissero risulta feudo della Curia Vescovile dâIvrea, prima del passaggio ai Conti San Martino di Rivarolo e di Castelnuovo. Verso la fine del â300 partecipa al tuchinaggio, rivolta popolare conclusasi con lâintervento dei Savoia, che assumono il controllo del territorio fino allâUnitĂ dâItalia.
Il patrimonio storico del comune è costituito da edifici di notevole pregnanza artistica, a cominciare dal Castello. GiĂ presente nel 1190, viene ricostruito e ingrandito dopo la rivolta dei tuchini, passando nei secoli sotto lâegida di potenti famiglie, tra le quali occorre ricordare i Conti San Martino e gli Oddone di Faletto. Trasformato in villa, diviene nellâ800 residenza di Carlo Felice prima ed Elisabetta di Sassonia poi. Alla fine del secolo viene acquistato dallâammiraglio Giacinto Pullino, ideatore del primo sommergibile della Marina Italiana. Altro gioiello di Baldissero è la Parrocchiale dellâAssunta e San Martino, costruita nel 1815 in stile barocco, secondo una struttura a croce greca con tre altari. La Cappella della Vespiolla, di origine romanica, rappresenta una delle chiese piĂš antiche del Piemonte e per questo è stata dichiarata monumento nazionale.